Come in tutte le nuove esperienze possiamo trovare alcune difficoltà....
Nella mia esperienza il primo problema è stato l'attuazione del progetto, in quanto molti ghenitori non avevano piacere che svolgessi un percorso di potenziamento alla lettura e alla scrittura.
Superato questo scoglio c'è ne sono stati altri: non tutti i ragazzi volevano svolgere tale attività...
Quindi il mio progetto era in continuo mutamento...
Ho pensato di dedicare un post a questo argomento perchè troppo spesso sento tirocinanti che si preoccupano o scoraggiano per questi motivi, ma ogni progetto per essere autentico, utile, produttivo deve mutare, essere adattato non alle nostre esigenze, ma a quelle delle persone a cui è rivolto, senza però deviare dagli obiettivi educativi.
Per portarvi un'ultimo esempio: nella mia stesura del progetto avevo pensato anche ad un potenziamento nell'abilità di "far di conto" ma quest'ultima non era accettata, io non ho voluto insistere o forzare la cosa, ma un giorno durante la pausa mentre si giocava a carte (briscola) mi è venuta l'idea di lanciare una sfida....ovvero chi riusciva a contare i punti mentre si giocava per poi alla fine dirmi chi aveva vinto.
Così in questa maniera alternativa e divertente sono riuscita in parte a raggiungere le mie finalità educative se pure in maniera del tutto diversa, ma ugualmente utile.
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